Creati nel 1557 da Filippo II come punto logistico e strategico della grande imperialità spagnola, i Presìdi di Toscana hanno vissuto una storia travagliata, finendo ben presto in balìa dei venti che solcarono il Mediterraneo: laddove quest’ultimo fu animato da conflitti, come nel corso della Guerra dei Trent’anni, delle guerre dinastiche del XVIII secolo o delle campagne napoleoniche, i porti maremmani si risvegliarono nel loro ruolo strategico; laddove, invece, sopì, i Presìdi ristagnarono nella loro quotidianità di piccola guarnigione. Passati al Regno di Napoli dei Borbone, finirono al centro di importanti trattative come possibile moneta di scambio, restando però, fino al 1801, nell’orbita napoletana. Inglobati da Napoleone nel nuovo Regno d’Etruria, fu il Congresso di Vienna a cancellarli per sempre dalle carte.
Data pubblicazione
20/12/2022