Il mare profuma di ambrosia, il cibo incorruttibile degli immortali. Dal mare nasce Afrodite, madre di Armonia, sul mare scivola la flotta di Cadmo, che alla signora di Cipro, mediante sua figlia, lega il proprio nome, sancendo un patto di rispetto e fedeltà attraverso giuste nozze. Nascono quattro fanciulle e un bambino. Se glorioso fu il matrimonio di Cadmo e Armonia, drammatica, al contrario, fu la sorte della prole. Le figlie di Cadmo sperimentano la potenza del dolore su di loro e sui loro cari, mentre Polidoro subisce l’ignominia dell’esilio. A un’esistenza terrena segnata dalla sofferenza, però, corrisponde la beatitudine dell’apoteosi, guadagnata a caro prezzo. Ino la ottiene dopo un gesto estremo: lanciandosi da una rupe insieme al piccolo Melicerte, alla ricerca della morte tra le scogliere. Accolta dalle Nereidi, Ino diventa Leucotea, la dea bianca invocata dai marinai che in lei ripongono le speranze del ritorno a casa. Anche Melicerte viene innalzato alla condizione divina: assunto il nuovo nome di Palemone, guida gli equipaggi e le imbarcazioni. L’opera ripercorre la storia di queste divinità vitali nella ritualità greca, italica e orientale.
Data pubblicazione
03/03/2017