Il ritorno di Gibilterra in mani amiche, lo sfruttamento delle Baleari contro le linee di comunicazione francesi e la penetrazione dell'industria italiana in Spagna costituivano gli obiettivi politico-strategici da conseguire con il generoso intervento nella guerra civile spagnola, scoppiata nel luglio del 1936. Per interrompere il flusso di aiuti militari provenienti dall'Unione Sovietica e diretti ai governativi, Mussolini mise in campo, a favore degli insorti nazionalisti del Generale Franco, considerato suo alleato anche per il futuro, sommergibili e navi della Regia Marina. L'autore afferma che anche se tali obiettivi furono perseguiti con aggressività e risolutezza, contravvenendo al diritto internazionale, non si deve giungere alla troppo semplicistica conclusione che la Regia Marina fosse una forza armata di fascisti. Allora, come oggi, ogni marina era uno strumento al servizio della politica estera dello Stato di appartenenza, a prescindere dal tipo di governo, ed eseguiva precise direttive e chiare "regole d'ingaggio".
Data pubblicazione
01/03/2007