Sulle Isole dello Ionio, e su Cefalonia in particolare, si è scritto di frequente enfatizzando solo alcuni aspetti relativi a un’area geografica e a un periodo storico che in realtà erano più vasti di quelli narrati. In pratica, ci si sofferma su Cefalonia e su quanto successo dopo l’8 settembre 1943, trascurando una zona che era di particolare interesse per i collegamenti con l’Egeo e sorvolando su quanto era avvenuto subito dopo l’occupazione della Grecia da parte dei tedeschi, nella primavera del 1941, quando i greci furono costretti alla resa. Agli italiani, in particolare, fu assegnato il controllo delle Isole Ionie, ma guarnigioni tedesche erano dislocate in punti strategici a rinforzo dello schieramento italiano. Con questi scomodi alleati fu, fin da subito, difficile collaborare, sia per le estenuanti trattative con i loro comandi, sia per la scarsezza dei mezzi di trasporto, mentre i greci avevano creato un governo collaborazionista responsabile dell’amministrazione civile con fautori i tedeschi. Gli italiani, allora, preferirono soluzioni radicali, con l’assunzione totale dei poteri, istituendo un Governatorato delle Isole. Quello che propone quest’opera: è riportare alla luce una storia dimenticata o poco conosciuta, illustrandola con la documentazione esistente presso l’Ufficio Storico della Marina Militare, quasi del tutto inedita, e con documenti che il Comando Supremo inviò a Supermarina. Il grande merito di questo volume è lo sguardo ampio rivolto a una zona geografica che vide l’occupazione tedesca (e poi anche italiana) due anni e mezzo prima di quel fatidico 8 settembre, e che fu interessata da scontri e da stragi anche l’anno successivo.
Data pubblicazione
04/02/2020