Fra gli inglesi che visitarono la Sardegna nell’Ottocento, Edwardes occupa un posto del tutto particolare. La sua curiosità, distante dagli interessi geografici dello Smyth, suo conterraneo, si esercita infatti in direzione non solo del paesaggio, ma anche della gente dell’Isola, delle differenze fra i cittadini e le popolazioni dell’interno. Il suo resoconto di viaggio assume così il senso e il significato di un continuo confronto di uomini e mentalità, alla ricerca del volto autentico dei sardi.
Data pubblicazione
04/11/2000