È l'alba del 22 gennaio 1944: gli attoniti abitanti di Nettuno vedono il loro Tirreno brulicare di navi, mentre le prime colonne americane si addentrano nell'entroterra ormai deserto. Il generale Kesselring ha già trasferito le forze tedesche verso Livorno, e ora che gli Alleati sono sbarcati cerca disperatamente di bloccarli: gli attacchi aaerei si rivelano inadeguati, bisogna martellare l'intera zona dello sbarco con i cannoni per decimare le file americane. Finché arriva il contrattacco: le bombe dei «Liberators» seminano morte e trasformano il «fosso della Moletta» in una terra di nessuno. Paolo Senise aveva vent'anni, quel 22 gennaio. È stato testimone della storia e la rievoca qui senza retorica, con lo stupore e il coinvolgimento di un giovane.
Data pubblicazione
01/01/1994