A diciassette anni dalla fine della seconda guerra mondiale i libri sull'argomento non si contano ormai più. Ogni settore è stato esaminato e a proposito delle operazioni sul mare abbiamo testimonianze di entrambe le parti. Nessuno tuttavia aveva scritto mai dei ventotto sommergibili italiani mandati in Atlantico ad attaccare il nemico. Il poco che si conosceva, su episodi sporadici, si doveva ai diari personali di qualche superstite. Eppure quante storie affascinanti c'erano ancora da raccontare! In questo libro rivive l'intera avventura, in gran parte ignorata o seppellita negli archivi: dal primo sommergibile giunto alla base di Bordeaux, il Malaspina, all'ultimo, il Cagni, sfila una schiera di combattenti senza macchia tra cui emergono le figure leggendarie di Todaro e Fecia di Cossato, protagonisti con il Cappellini e il Tazzoli di imprese che destarono l'ammirazione dei nemici e degli alleati. Sulla vicenda del comandante Grossi e del Barbarigo, rimasta oscura per molti anche dopo l'inchiesta ministeriale, l’autore fornisce una spiegazione destinata a sconvolgere tutte le versioni ufficiali. Tratti da un immeritato oblio, si succedono salvataggi donchisciotteschi e atti di generosa cavalleria, che hanno per contropartita orrori e atrocità, drammi nell'abisso del mare, evasioni romanzesche e strenui combattimenti svoltisi dai mari artici ai tropici.
Data pubblicazione
01/01/1962