Queste testimonianze della "Resistenza fascista" attuata nel centro-sud Italia, occupato dalle armate d'invasione angloamericane durante la terribile stagione del 1943 - 1945, ci auguriamo rappresentino solo il principio del doveroso recupero di una memoria storica a lungo soffocata e persino negata, pertanto da ritenersi ancor più preziosa. Non si tratta di un libro di Storia in senso stretto, ma del racconto di tante storie; vicende umane in apparenza piccole, che un occhio cinico, incapace di comprendere quanto l'insieme delle "piccole storie" fanno “la Grande Storia”, potrebbe giudicare d'importanza secondaria se raffrontate ai grandi avvenimenti bellici che si svolgevano in quel triste e drammatico frangente, ma che in realtà, ad uno sguardo più attento, rivelano l'esistenza di una ferrea volontà umana in possesso di un compiuto mondo spirituale, tratto distintivo di un'epoca specifica e patrimonio negletto ma condiviso da un'intera generazione di italiani. Un mondo fatto di azioni coraggiose e rocambolesche, di uomini e donne il più delle volte giovanissimi ma risoluti nel proposito di attuare il proprio dovere, tutti accomunati da un unico denominatore, ossia, il compimento dell'azione più energica e più accesa che tendeva a tradurre in realtà le affermazioni ideali del Fascismo. Così facendo, parafrasando quel che Mussolini aveva espresso nel discorso della consegna data ai mistici fascisti il 20 novembre del 1939, essi mostrarono a se stessi ed al mondo intero che la gioventù italiana del littorio, anche nell'ora più buia e disperata per il nostro popolo, era pienamente in grado di essere intransigente e di saper combattere fino all'estremo sacrificio della vita per la propria fede nella "Nuova Italia" in camicia nera. In tal senso, nei riguardi di coloro che avevano riaffermato concretamente e volontariamente il proprio giuramento di fedeltà all’Italia.
Data pubblicazione
04/11/2017