Sembra che André Gide, ammiratore eccellente di Conrad, si rammaricasse che l'autore polacco-inglese non scrivesse le sue opere in francese: certo è che Gide stesso tradusse Tifone, segno di un interesse che oltrepassa la mera, se pur grande, ammirazione. La scelta sicuramente fu non casuale; infatti nella vicenda dell'eroico comandante Mac Whirr, che si trova a fronteggiare nei mari della Cina una spaventosa tempesta naturale ed un altrettanto epico dramma umano, 'ammutinamento dei duecento cinesi passeggeri della nave, si trovano tutti gli elementi tipici della narrativa di Joseph Conrad: esotismo, mare, avventura, oltre a quella personalissima tecnica narrativa che tanto ammirava Gide, e sulla quale ebbe a scrivere: «Si è rimproverato a Conrad d'aver fatto scomparire il momento culminante della tempesta. Io l'ammiro, al contrario, quando ferma il suo racconto proprio sulla soglia dello spaventoso e quando lascia libero gioco all'immaginazione del lettore dopo averlo accostato all'orrido a un punto che non sembra superabile».
Data pubblicazione
30/04/1999