Franco Mattoli (1920-1973) fu ammesso nell'Accademia Navale di Livorno nel 1940, risultando ai vertici tra gli allievi del suo corso. Per questo fu assegnato alla R. corazzata Roma, che vide nascere da Aspirante Guardiamarina quando era ormeggiata a Trieste durante i lavori di costruzione e, da Sottotenente di Vascello, ne visse, il 9 settembre 1943, la tragica fine. Venne decorato con la croce di guerra al valor militare e gli venne conferita l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito delle Repubblica Italiana per le sue benemerenze militari. Si laureò in ingegneria meccanica presso il Politecnico di Milano. Il 9 settembre 1943, all'indomani dell'armistizio, affondò la Regia Corazzata Roma, nave ammiraglia della flotta italiana durante la II guerra mondiale. In questo libro è pubblicato per la prima volta l'inedito diario del ventitreenne Sottotenente di Vascello Franco Mattòli, uno dei pochi superstiti a rimanere incolume dopo il bombardamento compiuto dagli aerei tedeschi. Viene narrata, con dovizie di particolari, l'atmosfera e lo spirito che aleggiava a bordo della nave poco prima della partenza per l'ultima missione, i dettagli dell'infausta navigazione, la drammatica descrizione degli effetti causati dalle bombe alla nave ed al suo equipaggio; il salvataggio dei naufraghi ad opera del cacciatorpediniere Mitragliere e dell'incrociatore Attilio Regolo, trovando poi riparo a Port Mahón, presso le Isole Baleari. Gli avvenimenti furono scritti durante il periodo iniziale dell'internamento, dal 26 settembre al 30 ottobre 1943, ad appena diciassette giorni dall'affondamento. Una testimonianza lucida e priva dei possibili condizionamenti dovuti agli eventi bellici nonché quelli politico-istituzionali che si succedettero in Italia nei giorni, mesi ed anni successivi all'otto settembre 1943. Se la provvidenza salvò Franco Mattòli dalla morte e da sofferenze fisiche, l'intera vicenda gli creò una profonda ferita nell'animo e nello spirito, che neanche lo scorrere del tempo fu capace di lenire. Si limitò all'essenziale quando fu interpellato dalle autorità per rendere la propria testimonianza, poi un lungo silenzio prese il sopravvento e per oltre settant'anni il suo diario è rimasto sconosciuto.
Data pubblicazione
01/04/2015