Nell'ampio dibattito sviluppato in questi anni sui temi dello sviluppo locale, numerose preoccupazioni sono state espresse sulla reciproca estraneità tra urbanistica e politiche di sostegno all'economia. L'urbanistica non riuscirebbe, per vizi strutturali o scarsa capacità d'immaginazione, ad adeguare il proprio patrimonio conoscitivo e le proprie forme di intervento alle esigenze dello sviluppo locale. Dal canto loro le politiche di sviluppo, supportate dal vasto apparato di strumenti messi a punto dalla recente legislazione (patti territoriali, accordi di programma e quant'altro) non riuscirebbero nella maggior parte dei casi a confrontarsi con il territorio nello spessore delle sue dimensioni culturali, sociali, insediative. Queste preoccupazioni sono in parte condivisibili, ma lasciano del tutto scoperto il problema di coniugare le ragioni del territorio e le ragioni dello sviluppo. Continuando ad impostare il problema da questo punto di vista non si fanno che aumentare le reciproche frustrazioni; meglio allora cercare un diverso orientamento, individuando le condizioni minime per le quali piani e politiche di sviluppo possano eventualmente interagire in forme non necessariamente istituzionalizzate. In questa prospettiva è stato costruito il "Progetto per le politiche di sviluppo locale" promosso dalla Provincia di Pescara congiuntamente al "Piano territoriale provinciale" e presentato in questo volume.
Data pubblicazione
01/01/1999