Quest’opera rappresenta, pertanto, un primo tentativo volto a trovare una risposta inedita, sine ira et studio ad alcuni dei misteri che per tanto tempo hanno dominato la storia navale italiana del Ventesimo secolo culminando nel controverso dramma dell'armistizio dell'8 settembre 1943, Fermo restando il contenuto insospettabile di diversi tra i documenti rintracciati negli Stati Uniti, riportati in appendice, il quadro finale che emerge dalle carte e dalla successione cronologica degli avvenimenti è tale da giustificare, a mio modesto parere, non soltanto la rivisitazione e il superamento di alcune radicate convinzioni, rimaste immutate fino a oggi, magari più per spirito di partigianeria che non in seguito a una serena analisi dei fatti, quanto la visione, a dir poco edulcorata, che abbiamo comunemente, ancora oggi, delle sorti della nostra Nazione, del suo ruolo civile nel mondo e degli strumenti di cui questa dispone per tutelare i propri interessi legittimi. Soprattutto però le pagine che seguono vogliono essere una testimonianza e un invito rivolto al Lettore ad allargare il più possibile l'orizzonte intellettuale della propria concezione del potere marittimo, proiettandola sempre e comunque su scala realmente globale, l'unica degna di attenere, in verità, al mare, non a caso definito sin dal Cinquecento presso gli anglosassoni come: “La grande strada di Dio”.
Data pubblicazione
01/05/2003