Il nome di Conrad è indissolubilmente legato ai mari e alle coste di mondi esotici. Questo romanzo, ambientato nello scenario suggestivo delle isole della Malesia, rese con particolare intensità, racconta una storia d'amore e di morte. Ne sono coinvolti Lena, giovane e sfortunata suonatrice di un'orchestra femminile a Surabaya; il barone Heyst, signore aristocratico troppo raffinato per la volgarità di questo mondo, «uomo che tutto disprezza e non crede in nulla»; e un variopinto campionario di farabutti. In una caccia senza respiro all'uomo e a un chimerico tesoro, entrano in scena avventurieri d'ogni risma: Jones, diabolico e freddamente razionale; Ricardo, dagli istinti belluini; Schomberg, personificazione di una malizia ottusa; Pedro, concentrato di forza bruta. Romanzo di un destino ineluttabile, Vittoria (1915) ha le apparenze del racconto di avventure a tinte forti, che Conrad prediligeva, ma è anche una sottile indagine sulle ambiguità del rapporto amoroso, e sulle violenze segrete che possono nutrirlo. E nell'analisi di questa zona d'ombra che Conrad risulta particolarmente vicino alla sensibilità del lettore d'oggi: là dove appunto descrive l'amore che degenera e si corrompe in tormento, tanto per chi ama come per chi vorrebbe, ma non sa piú amare.
Data pubblicazione
16/03/1999