Roberto Soldatini è una persona singolare. L'ho conosciuto, una sera, invitato sulla sua bella barca, insieme e grazie ad amici comuni, nella darsena di Fiumicino. Conversando con lui si avvertono immediatamente la sua educazione e la sua naturale gentilezza. Non si percepisce, viceversa, la sua determinazione ed il suo desiderio di avventura che pure, evidentemente,devono essere forti. Nel quadrato di bordo di Denecia, arredato come un salotto di una casa di buona famiglia, si fatica ad immaginare Roberto alle prese con il Meltemi e per di piu',in solitudine. Ma questa è la realtà: Denecia ed il suo armatore si tramutano in una macchina da guerra nautica la prima ed in un tostissimo ed audace marinaio il secondo. Misteri e fascino del mare che mai finisce d'essere maestro.
Silverio