Atlanti Nautici alla corte di Cosimo de’ Medici

Scritto da Il Mare
23 marzo 2012
I due Atlanti Nautici del cartografo Francesco Ghisolfo, allievo del famoso Battista Agnese, sono conservati nella Biblioteca Riccardiana di Firenze e la loro storia prende vita nella Firenze del tardo ’500 nell’ambiente della corte medicea del duca Cosimo.
Ghisolfo e il suo maestro lavorarono per sovrani e signori di tutta Europa realizzando quelle carte che descrivevano l’orizzonte del mondo all’indomani dei grandi viaggi di scoperta.
Quello indicato con il numero 3616 venne commissionato dalla nobile famiglia Martelli di cui reca lo stemma con il grifone rampante. Il Codice 3615 mostra invece lo stemma mediceo di un cardinale, forse Ferdinando che poi, smessa la tonaca, divenne granduca.
In quell’epoca, le mappe erano considerate strumenti di dominio intellettuale e sociale. Possedere la conoscenza della geografia significava simbolicamente avere la capacità di conquistare il mondo e quando gli atlanti appartenevano agli uomini di potere, oltre che indispensabili e aggiornati strumenti d’uso, erano riccamente ornati con decorazioni, blasoni nobiliari, emblemi e ritocchi d’oro la cultura e l’arte si univano per dar vita a veri e propri status symbol da custodire come gioielli. È l’arte di disegnare il mondo racchiusa fra pagine preziose che testimoniano lo splendore del libro nel rinascimento.
I due atlanti contengono carte nautiche con le rotte oceaniche verso il nuovo mondo, oltre a quelle più note e battute dell’oriente e del mediterraneo. Nelle prime tavole si trovano una sfera armillare e una rappresentazione dell’universo secondo il modello tolemaico, con il globo circondato dalle sfere dei pianeti e dalla fascia dello zodiaco. Nelle tavole finali, un mappamondo e planisferi secondo diverse proiezioni. Le sontuose legature in marocchino rosso sono illuminate da fitti decori d’oro.
Ora i due Atlanti sono stati fedelmente riprodotti dall’Officina Carte Valori dell’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato con tutte le caratteristiche dei codici originali. Il 3615 contiene 14 tavole e il formato è cm. 20,8x28,5, il 3616 ne contiene 15 e il formato è cm 20,1x26,7.

I disegni sono acquerellati e hanno le bordure arabescate in oro stampati su una carta speciale inalterabile nel tempo. Le copertine sono di una speciale pelle, il marocchino rosso con ricchissimi ornati anche questi in oro. La cucitura e la legatura son state eseguite a mano per garantire la perfetta sfogliabilità. La stampa è stata eseguita con una tecnica di retinatura esclusiva del Poligrafico. Infine un cofanetto anche questo in pelle con impressioni in oro, permette di custodire insieme i due codici e un volume di commento curato da Giovanna Lanzi, direttrice della Biblioteca Riccardiana.
La tiratura certificata è di 750 esemplari numerati con numeri arabi e 50 con numerazione romana dedicati esclusivamente alle istituzioni.
Il prezzo è di € 4.400,00