Le fonti di energia rinnovabili, alternative a quelle ottenute dal carbone, dal petrolio e dal nucleare, ogni giorno che passa guadagnano punti e fanno ben sperare. La ricerca è impegnata su mille fronti e punta su tante e diverse possibilità per ottenere energia pulita e a un basso costo. Alcune sono assolutamente innovative, altre sviluppano nuove tecnologie per ottenere rendimenti maggiori dalle rinnovabili che già conosciamo. L’ultimissima sorprendente novità viene dagli Stati Uniti, dal celebre
MTI (Massachusetts Institute of Tecnology) ed è stata presentata al 241esimo meeting nazionale dell'American Chemical Society ad Anaheim, in California. Un gruppo di ricerca guidato dal chimico
Daniel Nocera, hanno creato una foglia artificiale in grado di riprodurre il meccanismo naturale della fotosintesi clorofilliana e che produce tanta energia, dieci volte superiore a quella della fotosintesi, in grado da sola di riscaldare una casa. La foglia artificiale, una vera e propria cella solare grande quanto una carta da gioco, trasforma la luce del sole e l'acqua in energia. Ovvio l’entusiasmo che suscita, tanto che è stata subito definita il “
Santo Graal” della scienza, secondo molti scienziati, la foglia artificiale, opportunamente sviluppata potrebbe fornire energia a ogni casa del futuro. L'invenzione è pronta per essere commercializzata. “Il nostro scopo è quello di fare in modo che ogni casa abbia la propria centrale elettrica, spiega al sito web Wired Daniel Nocera, si possono immaginare interi villaggi in India e in Africa che riescono a produrre tutta l’energia di cui hanno bisogno utilizzando questa nuova tecnologia”.
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Isola artificiale AquaSun |
Dalla collaborazione invece tra l’azienda israeliana
Solaris Energy e la francese
EDF Group è nato un prototipo di impianto fotovoltaico, chiamato AquanSun che viene piazzato sulle superficie di bacini idrici artificiali. Il primo verrà installato in un bacino di in un impianto idroelettrico nel sud-est della Francia, e si conta, entro il giugno del 2012, dopo aver osservato le prestazioni del prototipo attraverso diverse stagioni e livelli delle acque, di raccogliere dati sufficienti per rendere il sistema pronto per il mercato commerciale.
In Scoza infine, si pensano e si realizzano, cose alla grande.
Quarantacinque milioni di euro di investimento per installare una grande centrale che sfrutta le correnti sottomarine per produrre l’energia sufficiente a diecimila abitazioni. Sarà installata nello stretto di Islay, di fronte all’omonima isola famosa per il whisky.
La Scozia è ritenuta il posto ideale al mondo per lo sfruttamento dell'energia dalle maree, il progetto, oltre a produrre energia, servirà anche per studiare e sviluppare la tecnologia legata a questo importante settore delle energie rinnovabili. La scelta dello stretto di Islay non è dovuta solo alle forti maree presenti – con un flusso che arriva a una velocità di 11,4 chilometri all'ora – ma anche perché è protetto dall'arrivo di forti onde.