Da ieri campeggia sui balconi del palazzo del comune di Napoli, uno striscione con la foto dei marinai della Savina Caylyn, sequestrati l'8 febbraio dai pirati somali nel golfo di Aden.
Per il 7 settembre, mobilitazione davanti a Montecitorio per manifestare a favore della liberazione dei marittimi delle due navi sequestrate, Savina Caylyn e Rosalia D'Amato. Anche Trieste si mobiliterà per i marittimi.
Finalmente le coscienze si sono svegliate.
Finalmente l'opinione pubblica ha puntato i riflettori sulla vicenda delle due imbarcazioni sequestrate dai pirati somali: la Savina Caylyn e la Rosalia D'Amato. Cresce la mobilitazione in favore dei nostri marinai e dei colleghi ostaggi insieme a loro nel mare del Corno d'Africa: 11 italiani, 17 indiani e 15 filippini, catturati dai moderni bucanieri sulle due imbarcazioni italiane. Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, nei giorni scorsi ha assicurato il suo appoggio a favore della risoluzione della vicenda e aveva promesso di affiggere una gigantografia dei marittimi italiani, all'esterno del palazzo del comune: ieri è apparso lo striscione con le fotografie dei marinai italiani della Savina Caylyn, Bon, Cesaro, Guardascione, Lubrano Lavadera e Verrecchia, legato ai balconi del palazzo del municipio partenopeo.
Giornata particolare quella appena trascorsa.
Alla felicitazione per la liberazione dei nostri colleghi giornalisti in Libia, dopo un giorno di sequestro, fa da contraltare la vicenda dei nostri marittimi in mano ai pirati, ostaggi da quasi sette mesi gli uomini della Savina Caylyn e da oltre 4 mesi quelli della Rosalia D'Amato. E' importante, come abbiamo sempre sostenuto, non far calare l'attenzione sul caso, nella speranza che le nostre autorità, in particolare la Farnesina, svolgano il compito di portare a buon esito queste due vicende che si protraggono da parecchio tempo.
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La Savina Caylyn |
Anche per questo motivo il comitato spontaneo "Liberi Subito", nato a Procida, da dove provengono 4 dei marinai sequestrati, ha organizzato una manifestazione davanti a Montecitorio (Roma), per il 7 settembre prossimo: l'obiettivo è quello di chiedere a gran voce al governo italiano che risolva positivamente la situazione dei nostri connazionali rapiti in Somalia. Anche nella città di Trieste, da dove proviene uno dei sequestrati, Eugenio Bon, si mobiliteranno in favore dei marinai italiani. In questo caso il giorno non è ancora stato stabilito, ma si pensa, permessi vari da richiedere permettendo, che si svolgerà per l'8 settembre. Intanto, sotto il caldo torrido dell'equatore, in condizioni igienico sanitarie precarie, con pochissima acqua e cibo da mangiare, ci sono da ben 189 giorni 22 uomini tenuti sotto il tiro delle armi sulla Savina Caylyn e da 127 giorni, altrettanti 21 colleghi, sono in mano ai pirati somali sulla Rosalia D'Amato. Il tempo scorre e le condizioni di prigionia, peggiorano di giorno in giorno.
Randagio BloginiDella moderna pirateria ce ne siamo occupati a Febbraio quando abbiamo recensito il libro inchiesta Nei mari dei pirati di Nicolò Carmineo, che vi invitiamo a leggere.