L’appuntamento è nella nostra libreria per
martedì primo marzo alle 18.30. Quindi ancora una settimana di attesa per ascoltare tre accademici,
Paolo Matthie, Massimiliano Marazzi e Lorenzo Nigro, che ci parleranno dei Popoli del Mare, tema dell’ultimo libro di Sebastiano Tusa:
I popoli del grande verde. Chi erano realmente coloro che comunemente chiamiamo i Popoli del Mare? La complessità e la vastità dell'area di riferimento ove essi agirono inibiscono una risposta univoca. La loro etnogenesi non è facile da definire sia per difficoltà oggettive di dare una connotazione geografica ai vari etnonimi che compaiono nelle fonti, sia perché, tranne che nel caso dei Filistei, assegnare una produzione ceramica o comunque materiale a un popolo è sempre un'operazione difficile e rischiosa. Emergono sul finire della Tarda Età del Bronzo come diaspora migratoria seguita alla lacerante crisi socio-economica e politica del sistema palaziale delle cittadelle micenee e delle loro propaggini costiere anatoliche occidentali accresciuta anche da eventi naturali catastrofici. Li troviamo in varie regioni del
Mediterraneo e molto spesso citati nei testi egiziani, ittiti, ugaritici sia come portatori di rovina e distruzione sia come mercenari. La loro immagine storiografica negativa, principalmente dovuta all'identificazione con i Filistei tanto vituperati nella Bibbia, deve essere rivista alla luce di una più vasta e completa documentazione archeologica, ma anche ad una rilettura delle fonti più oggettiva. La migrazione dei Popoli del Mare appare meno apocalittica e traumatica di quanto si credesse in passato. È certamente, un importante episodio che influenza una crisi che il Mediterraneo vive tra il XIII e il XII sec.a.C., che ha radici e cause ben più ampie e che non può essere spiegata soltanto con il ricorso a invasioni e immigrazioni. In questo quadro storico mediterraneo i Popoli del Mare, non solo si integrarono, ma ne garantirono la continuità lasciando in eredità ai Fenici il loro spiccato dinamismo marinaro. Anche i Filistei, che risultano tra i Popoli del Mare quelli con la maggiore personalità, confluirono annullando la propria identità nel regno d'Israele.