L’Angelo Cabrini è operativo. L’unità è nel programma Unpav (Unitá Navale Polivalente Alta Velocità), centrato sulla costruzione di almeno due imbarcazioni di questo tipo. La seconda unità, il Tullio Tedeschi, verata lo scorso maggio nel cantiere Intermarine di Messina, sarà completata nel 2020. Progettate per essere in grado di superare i 30 nodi (fino a 50 secondo alcune fonti), queste barche composite da 185 tonnellate sono equipaggiate con tre motori diesel MTU da 2000 kW ciascuno e tre idrogetti Kamewa. L'autonomia è data a 1500 miglia a 16 nodi. Oltre l’equipaggio di 9 membri, possono ospitare 20 commando con le loro attrezzature (letti e locali dedicati in particolare per i subacquei) per una durata di dieci giorni. Uno scivolo a poppa consente la messa in acqua veloce di una barca semirigida di 7 metri. Dotati di solide capacità elettroniche di sorveglianza e comunicazione, gli UNPAV dispongono di un cannone comando remoto da 12,7 mm, mitragliatrici Dillon, e possono trasportare lanciatori di missili leggeri, come il sistema anticarro Spike LR.Oltre alle operazioni speciali, Angelo Cabrini e Tullio Tedeschi saranno in grado di svolgere missioni di controllo e sorveglianza, protezione delle aree sensibili e lotta al traffico illecito.
L’unità è intitolata alla Medaglia d'oro al valor militare Angelo Cabrini, che, Sottotenente di Vascello, combatté nel secondo conflitto mondiale durante il quale, addestratosi sugli speciali barchini esplosivi MTM, partecipò al forzamento del porto inglese di Suda (Creta), concepito e pianificato dal comandante dei mezzi d'assalto di superficie, capitano di fregata Vittorio Moccagatta, e diretto dal tenente di vascello Luigi Faggioni. L'azione, condotta alle prime luci del 26 marzo 1941, culminò con l'affondamento dell'incrociatore pesante inglese York, ad opera del barchino MTM 2 guidato dallo stesso Cabrini, e con il grave danneggiamento della petroliera Pericles da 8.324 tsl. L'operazione gli valse la massima onorificenza militare.