Gli "etologi" e gli "ambientalisti" sono soliti perdere qualsiasi buona occasione per rimanere in silenzio.
La fine primitiva e cruenta di un essere umano rappresenta, quantomeno per gli altri esseri umani, un fatto agghiacciante da cui scaturisce un sentimento di pietà di solidarietà per la vittima, nonché la volontà di adoperarsi affinché non vi siano altre simili sofferenze fra gli uomini.
Gli unici incapaci di comprendere l'umanità dell'uomo sono gli etologi e gli ambientalisti. Per costoro le creature predatrici e gli eventi naturali che cancellano cinicamente vite umane e generano sofferenza fra i superstiti, dovrebbero essere accettate serenamente e addirittura ammirate in quanto tali.