Scollochiamoci per un’Un’altra Vita, ce lo consiglia Simone Perotti

Scritto da Il Mare
25 ottobre 2012
Simone Perotti
Due anni fa il Perotti, quando presentammo nella nostra libreria il suo Adesso basta, affermava: “Il mio sogno è diventare un uomo, prima di tutto. E più vado avanti più capisco quanta strada c’è ancora da fare. Non è semplice essere un uomo o una donna, e il fatto che nessuno parli di questo è avvilente. Ma assolve a un piano preciso se ci fossero molti uomini in circolazione il potere non potrebbe controllarli, un uomo vero non si fa controllare. Ho lasciato soldi, carriera, quel piccolo potere conquistato, e ora scrivo, il motivo per cui sono nato. E navigo, per vivere, ma anche per non perdermi. Scrivere è la la mia vita. Navigare il mio sostentamento.”
Oggi con Ufficio di scollocamento completa il suo percorso logico e coerentemente afferma: “Noi possiamo cambiare la nostra vita, possiamo fare da soli. Occorre forse un ufficio di scollocamento per rendersene conto e poi lavorare per il cambiamento olistico (con un approccio interdisciplinare e globale), interiore, esistenziale, filosofico, politico di noi stessi e poi a rimpossessassi delle dotazioni necessarie, che sono quelle della tensione morale verso la propria salute, delle doti manuali, delle possibilità di autoprodurre per esempio nella microagricoltura, nella microgenerazione di energia, infine occorre iniziare un percorso per scollocarsi sempre che non si voglia attendere l’ordine del comandante che ho il sospetto non arriverà…
 A ds. Marco Firrao, Simone Perotti, Giulia D’Angelo e Giuliano Gallo, in libreria nel novembre 2010

Il messaggio è chiaro e forte, e Simone ce lo lancia a chiara lettere con il suo ultimo libro scritto a quattro mani insieme a Paolo Ermani, e con “Un’altra vita” un programma di Rai5 che va in onda il giovedì in prima serata a partire da oggi. È un viaggio in sei puntate, con Simone nella inedita veste di conduttore, per raccontare storie vere di persone che hanno detto “adesso basta” e che hanno “svoltato”, cogliendo l’opportunità di modificare radicalmente la propria esistenza, verso Un’altra vita, appunto. Ogni puntata svilupperà un tema principale a cui si riferiranno le storie vissute dei protagonisti. Ogni tema verrà “rappresentato” da un personaggio; in queste sei puntate ci saranno Gino Strada, Silvano Agosti, Padre Natale Brescianini, Massimo Fini, Pinuccio Sciola, Oscar Farinetti.

Carta stampata e televisione che interagiscono e che, ovviamente, si integrano l’una con l’altra in perfetta sinergia.
L’insieme, un giusto mix, è rivolto ai workalcolic, i moderni drogati dal lavoro, ma anche a chi prova l'impulso di voler cambiare vita, insoddisfatto da quello che fa, e a chi sente di aver messo da parte per troppo tempo le proprie passioni e inclinazioni, a chi vuole smettere di partecipare a questo mondo storto.
Una proposta che nasce da culture ed esperienze vicine al pensiero della decrescita, a quello ambientalista, al neopauperismo, al downshifting, al recupero della manualità e a tutte le numerose correnti di pensiero che animano l'ampio tentativo di costruire una cultura alternativa. Al già alto numero di individui che decidono di cambiare vita, la crisi ha aggiunto le vittime della crisi. Tante, tantissime ormai. Ma una crisi è anche una grande opportunità. Sempre più persone, in Italia e nel mondo, decidono di cambiare vita e lavoro, operando scelte personali e collettive in direzione di una vita a basso impatto esistenziale, relazionale, psicologico, oltre che ambientale ed economico. Per questo gli autori hanno avviato un gruppo composto da psicologi, esperti di lavoro alternativo, avvocati, ma anche e soprattutto lifecoach, scrittori, economisti, esperti di ambiente, per aiutare le persone a mettere in pratica le proprie motivazioni interiori.