Swan. La storia del Cigno che dura da cinquanta anni

Scritto da Il Mare
13 dicembre 2016
Il prossimo lunedì 19 con il nostro solito aperitivo in libreria è l’occasione per parlare della storia dei mitici Cigni raccontata nel libro, edizione in inglese, curato dalla giornalista Bianca Ascenti, Swan a unique story through 50 years of yachting evolution, trecentocinquanta pagine nel formato orizzontale (36,5 x 28,5 cm) comprese alcune pagine pieghevoli, per descrivere l’evoluzione dello yachting a vela attraverso la storia del celebre cantiere nautico in occasione dei suoi 50 anni di attività. A presentarlo saranno il giornalista appassionato di nautica Vanni Galgani, direttore marketing di Nautor’s Swan, e Massimo Paperini
architetto navale che ad oggi ha firmato oltre cinquecento imbarcazioni, docente sia al Politecnico di Milano con un master di Yacht Design che a Roma Tre con un corso di architettura navale.
36, 38, 46, 65 sono i numeri magici dei “Cigni” che hanno reso il cantiere Nautor Swan famoso in tutto il mondo, il primo di quei numeri si riferisce allo Swan 36 piedi ideato nel 1966. Nautor è un nome di fantasia, non ha un significato specifico, ma è il Cigno invece, Swan in inglese, protagonista della scena velica internazionale e rappresenta l’evoluzione dello yachting negli ultimi 50 anni. Gli Swan nascono a Pietersaari, una cittadina a 500 km a nord di Helsinki e 400 a sud del Circolo Polare Artico. Per raggiungerla dall’Italia ci si mette una giornata, con almeno due cambi di aereo e centinaia di chilometri in auto.
Nel cantiere, duecentocinquanta dipendenti, si fanno yacht esclusivi per affidabilità, altissima qualità e prestazioni. Nel 1966 Nautor ha rivoluzionato il mondo della vela, costruendo le prime barche di serie in plastica e oggi continua a farlo, proponendo yacht all’avanguardia nella costruzione, nei materiali e nel design, eppure sempre artigianali per la cura e l’attenzione con cui vengono realizzati secondo la tradizione finnica. Ogni pezzo da montare a bordo, dallo strizzascotte al singolo oblò, è progettato, realizzato e testato secondo esclusivi processi produttivi. 
Dal 1998 è di una società a cui fa capo Leonardo Ferragamo, uno dei sei membri della famiglia Ferragamo che non ha nulla a che vedere con la Ferragamo moda.  Questo libro è nato dalla volontà del cantiere nautico di celebrare i suoi cinquant’anni di attività, ma anziché autocelebrare la sua storia analizza l’evoluzione dello yachting da quando si è passati dalla costruzione in legno a quella in fibra e agli anni dell’avvento del computer che hanno permesso l’evolversi di materiali e tecniche progettuali in maniera molto più veloce che negli anni precedenti. È diviso in tre sezioni, la prima analizza l’evoluzione in capitoli a partire dai i regolamenti di regata che hanno segnato l’evoluzione della progettazione. Il testo base è di Matthew Sheahan, una delle penne più importanti del giornalismo nautico mondiale, con a fianco le testimonianze di personaggi famosi come Paul Cayard. La seconda, Class Swann,  è una sezione più glamour life style accoglie tutti gli armatori Nautor, quindi alterna lettere di riconoscimento al cantiere da parte di personaggi importanti
a fotografie di regate. La terza è dedicata alla parte storica con testimonianze di operai che hanno lavorato nel cantiere e molti dei quali ci lavorano ancora oggi e poi tutta la collezione degli Swann da quando è nato il cantiere. Sono circa cento modelli diversi con ciascuno una scheda descrittiva. Il libro è pieno di fotografie e proprio la ricerca iconografica è stato forse il lavoro più importante.