La vostra amatissima libreria fa le cose in grande… Così il prossimo giovedì, primo del mese di dicembre, alla solita ora, raddoppia e di libri ne presenta due. Un buon motivo in più per gustare il solito e gustoso aperitivo con il sottoscritto nelle vesti di coppiere. Il primo dei due,
Vistona, racconta la storia del leggendario cutter aurico che ha raggiunto in ottima forma il traguardo degli ottanta, mentre il secondo ci porta nel mondo dello yachting con l’ironia di Davide Besana che, ricorderete, esordì nel 1999 con il dissacrante
La vela fa schifo, libro ormai
esauritissimo. Era invece il 1983 quando a vent’anni porta al suo caporedattore un fumetto sulla Coppa America e si sentì rispondere che i fumetti di vela non li leggerà mai nessuno.
Dopo diverse decine di migliaia di libri venduti e dopo aver pubblicato su ogni testata di vela Davide continua a disegnare, ogni giorno, e oggi ci regala
Gli yachts che hanno fatto lo yachting. In questo prezioso libro Besana ha messo insieme 53 yachts che hanno segnato la storia. Quasi per gioco li ha disegnati, tutto in un solo libro che poi ha rilegato, giorno dopo giorno le barche che gli venivano in mente. Completata l’opera incontrò due fratelli appassionati di vela che si innamorarono del manoscritto e così decisero di contribuire alla sua edizione affidandosi all’editore Fabio Ratti grande esperto specialista nel realizzare raffinati volumi di pregio, come questo stampato sulla particolare carta
Rives Sensation Matt Tradition.
Il cutter aurico
Vistona varato nel 1937 lo descrive un grande appassionato di vela Giuliano Gallo, giornalista, scrittore, appassionato ed esperto di mare, che nell’incipit del libro ben sintetizza lo spirito con cui è nato il libro. “
Questa è la storia di una barca. Una barca bella, vecchia e nobile, che ha tante miglia sotto la chiglia e ottant’anni nei legni. Ma è anche una storia di uomini, passioni e viaggi straordinari. L’hanno amata in tanti, forse tutti quelli che ci hanno navigato. L’hanno posseduta in diversi, inconsapevoli l’uno dell’altro. Ma lei per buona parte della sua vita è appartenuta davvero soltanto a due di quegli uomini ... James Harper Poynter Campbell e Gianmarco Borea d’Olmo, gentlemen sailors come ormai non se ne trovano più”.
Grazie a una minuziosa ricerca Gian Battista Borea d’Olmo, erede di Gian Marco e attuale armatore di Vistona, e Gallo hanno ricostruito con puntualità e ricchezza di documentazione iconografica l’intera storia di questa splendida barca. Dal progetto, che risale al 1936, al varo l’anno seguente, alle crociere, alle regate, ai restauri, agli equipaggi che si sono succeduti in ottant’anni di vita. I disegni di Vistona nascono nel 1936 da progetto di Macpherson Campbell. Inizialmente venne chiamata “Dalriada” ma prima del varo viene cambiato in “Nancy Rose”, ma non risulta abbia mai navigato portando questo nome.
mi misi per l’alto mare aperto…”
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Giuliano Gallo |
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Dopo essere stata di proprietà del Comandante Campbel, ufficiale in pensione della Marina Britannica e poi di una compagnia di charter, il duca Gian Marco Borea d’Olmo trovò Vistona abbandonata nel porto di Cannes in pessime condizioni, a metà anni 60 e, trasferita la barca a Imperia, iniziò il restauro a fine estate. Nei primi anni ’70 Vistona è diventata una barca da addestramento per il Centro Velico d’altura e dei Venturieri di Chioggia, al comando del duca Gian Marco Borea d’Olmo. Rimasta di proprietà della famiglia, i figli Gian Battista e Ottavia la fecero restaurare in Sardegna dal maestro d’ascia Marco Bonacina tra il 2000 e il 2004 e riportata alla sua origine come cutter aurico. Ogni anno Vistona naviga per più di 3000 miglia e sul suo boma è incisa una frase dall’Inferno di Dante: “..
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Davide Besana |