Un paradiso per il subacqueo

Scritto da Il Mare
21 aprile 2011
Baia: Ninfeo di Claudio, Statua di Ottavia Claudia
Baia: Portus Julius,  mosaico in tessere bianche e nere
Dopo la visita al Museo della Navigazione Antica nel castello di Santa Severa a chiusura del corso di Archeologia Subacquea tenuta dal prof Claudio Mocchegiani Carpano presso la libreria il Mare, la nostra infaticabile Giulia, non per niente è chiamata “la Donna del Mare”, per tenere vivo l’interesse, ha organizzato una escursione al parco archeologico sommerso di Baia, un unicum nel panorama archeologico mondiale. Con le sue terme, di epoca romana imperiale, e la mitezza del clima Baia era il luogo prediletto dalle famiglie patrizie e dagli stessi imperatori, ambitissima sede di villeggiatura, paragonabile oggi alla Costa Azzurra. Seneca la definì il posto dove si ritrovavano tutti i vizi degli uomini…, e tale era l’affollamento di quei luoghi che Orazio nei Carmina scrisse che a Baia i pesci stavano stretti!

Baia: Portus Julius, ingresso di un Horrea (magazzino)
La natura però, ha ha cambiato il destino di Baia che a partire dal secondo secolo dopo Cristo per effetto del bradisismo è lentamente sprofondata a circa sei metri sotto il livello del mare e l’oblio scese su Baia. Con le prime indagini subacquee iniziate a fine anni cinquanta con la partecipazione diretta del grande campione subacqueo napoletano Claudio Ripa, nessuno poteva immaginare quali tesori nascondessero
quei fondali sprofondati nel corso dei secoli. Fino a che nel 2002 si è giunti alla istituzione dell’incredibile Parco sommerso di Baia!
L’organizzazione di questa incursione a Baia nasce da un incontro casuale ma fortunato all’Eudi Show di Bologna con il Centro Sub Campi Flegrei e il suo ideatore Enzo Maione, quaranta anni nato e cresciuto nel mare di Baia. Ma il colpo decisivo ce l’ha dato Ripa, presentandoci Enzo come un professionista serio e preparato dalla grande passione per il suo lavoro.
Baia: ingresso con semicolonne fuori al Ninfeo di Claudio
Quindi dopo il corso teorico di Archeosub, era d’obbligo organizzare anche delle immersioni su un sito archeologico. La scelta è stata felice e tutti coloro che hanno partecipato alle quattro immersioni in due giorni, si sono dichiarati entusiasti degli istruttori del Centro Sub e di Baia, tanto che molti ritorneranno sicuramente.
Il diving è formato da un team esperto di istruttori, divemaster, guide ognuno con la sua specialità, il segreto del loro successo è di vivere il mare, con grande disponibilità, entusiasmo e passione. Possiede in zona due strutture una a Pozzuoli, con la segreteria, le aule per i corsi, l'agenzia di incoming turistico, il laboratorio di riparazione attrezzature. Tutta la parte relativa al mare: imbarco e sbarco immersioni, centro ricariche, zona risciacquo, spogliatoi, docce calde, solarium, self service è situata a ridosso della spiaggia, nell’area del parco sommerso.
Enzo Maione a ds, con Francesco Pacienza
Il gommone del Centro in partenza

In pochi anni Enzo e i suoi soci hanno raggiunto positivi traguardi, portano a fare immersioni a più di millequattrocento sub di cui un quarto stranieri, come quella ragazza giapponese che alla vista di tante meraviglie nel ringraziare Enzo, dopo l’immersione si è commossa fino alle lacrime. Il resto proviene da tutta l’Italia, è interessante notare che il trenta per cento sono donne tra i venti e i quarant’anni.
Tutte le notizie relative alle attività del diving sono ben presentate nel sito  www.centrosubcampiflegrei.it
Ma importante è il portale in lingua tedesca coordinato da Kair Keller, una dei quattro soci, si occupa anche della gestione dell'agenzia di Incoming Service che il diving possiede in Germania.
Altrettanto importante, però, è il Tripergola, l’albergo convenzionato con il Centro, situato in pratica quasi sul mare, con un ristorantino sulla terrazza panoramica. Chissà se la strepitosa spigola all’acqua pazza che ci hanno servito era lontana parente di quei pesci descritti da Orazio…
Mau. Bi.


Le fotografie delle immersioni nel Parco sono di Sergio Coppola, che ci auguriamo collabori ancora con noi. Lo ringraziamo per la preziosa assistenza.