Molto volentieri pubblichiamo la notizia della liberazione della Caretta carettaMarina che riprendiamo dal blog dell'Area Marina Protetta Isola delle Egadi.
Mercoledì 10 novembre con la collaborazione dell’Area Marina Protetta Isole Egadi, la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Trapani, il Comune di Favignana, e la Ripartizione Faunistico Venatoria un esemplare di tartaruga marina Caretta caretta è tornata in mare dopo un delicato intervento chirurgico ed un periodo di cura presso il centro specializzato WWF di Lampedusa. Le operazioni di liberazione si sono svolte con il coinvolgimento degli alunni dell’Istituto Scolastico Rallo di Favignana, con lo scopo di sensibilizzare i giovani alle tematiche ambientali ed in particolare alla salvaguardia degli ambienti marini.
In particolare l’esemplare raccolto in mare nel mese di settembre ed aveva un amo conficcato nell’esofago e cosa più grave la lunga lenza (detta bracciolo) aveva ristretto 7 metri di intestino in un metro e mezzo. Il delicato intervento è andato a buon fine e l’animale dopo una lunga convalescenza ha ripreso il mare. Le attività di tutela del mare rientrano nella più vasta campagna nazionale “Il Mediterraneo ti sta chiedendo aiuto” partita nel mese di luglio a tutela del “mare nostrum”. Di tutti gli oceani del pianeta, il Mare Mediterraneo occupa meno dell’1% ma è un piccolo gioiello, che ospita una biodiversità straordinaria: 8500 specie, vale a dire il 7.5% di tutte le specie marine. Un quarto delle specie presenti vive solo qui. Sono 8 le minacce che incombono sul Mediterraneo e contro le quali si concentrano gli sforzi di tutela del WWF: distruzione degli habitat a causa delle attività di pesca, il bycatch di specie non bersaglio nella pesca, la pesca eccessiva o indiscriminata, il turismo non sostenibile, l’urbanizzazione non sostenibile della fascia costiera, le specie aliene introdotte, l’inquinamento, i cambiamenti climatici globali. Nel Mediterraneo le aree marine protette ben gestite sono considerate unanimemente i migliori strumenti per preservare la biodiversità e per questo il WWF Italia diffonde le migliori pratiche di gestione. In vista della liberazione, il neo direttore dell’A.M.P., Stefano Donati, ha dichiarato: “La liberazione nelle acque dell’A.M.P. di un esemplare di Caretta caretta, specie protetta a livello comunitario ma tuttavia ancora fortemente minacciata, rappresenta un evento simbolico: è anche il segnale della rinascita delle attività di tutela in questo tratto di mare unico e incantevole. RESTITUIRE ALLA VITA NATURALE UN ANIMALE COME QUESTO SIGNIFICA DARE UN SENSO ALLE PAROLE SPESE durante tutto il 2010, l’anno della BIODIVERSITA’”. Per tutti coloro che vogliono aiutare le tartarughe marine e sostenere l’azione del WWF per la loro tutela, l’Associazione ha lanciato la campagna “ADOTTA UNA TARTARUGA”: con una donazione minima sul sito www.wwf.it/adozioni riceveranno in cambio un certificato di adozione, un morbido peluche o uno screensaver con bellissime immagini di tartaruga per il proprio computer.