Una struttura globalizzata per la sicurezza di Biondina Nera

Scritto da Il Mare
30 gennaio 2011

Matteo Miceli e Tullio Picciolini sono tornati a Roma, dopo che il loro tentativo di record di traversata atlantica con il Biondina Nera, un piccolo catamarano di appena sei metri, è finito con un naufragio e un salvataggio da parte di un cargo polacco in pieno oceano, a oltre mille miglia dalle coste più vicine.
Nelle due foto a lato, Matteo e Tullio, a bordo del Biondina Nera capovolto e disalberato, mostrano tutta la loro sicurezza fotografandosi mentre aspettano il cargo Delia che li recupererà. Indossano le speciali mute stagne che li hanno protetti soprattutto dall’ipotermia, fatale quando si cade in acque fredde.
Un ruolo fondamentale nelle operazioni di salvataggio l’ha avuto il sistema di sicurezza creato intorno a loro e rodato nei minimi dettagli. Una vera e propria squadra che seguiva H24, senza un attimo di distrazione, l’impresa di Matteo e Tullio, composta da Valerio Brinati (responsabile dello Staff), Daniele Pirozzi, Claudia Scarcella, Francesca Bonometti e Enrico Corsetti che ci ha scritto questo interessante resoconto.
L’avventura di Biondina Nera vissuta dagli “Uomini Sicurezza” e la descrizione delle procedure seguite ventiquattro ore su ventiquattro.


Valerio Brinati
Si parte finalmente! Si parte? No, partono. Partono? No, in realtà, si parte. Si, partiamo anche noi con Tullio e Matteo, con il nostro cuore, la nostra mente, le nostre paure, la nostra energia e il nostro entusiasmo. Il record a noi interessa poco. Ce lo auguriamo per loro, affinché siano ripagati degli enormi sacrifici che hanno fatto per preparare questa impresa. Ma per noi il risultato più grande sarà quello di rivederli al più presto sani e salvi, per riunirci goliardicamente davanti ad un boccale di birra ad ascoltare i loro racconti.
Perché? Perché siamo i loro uomini sicurezza, coloro i quali dovranno monitorare la loro traversata ogni minuto della giornata, per tutte le giornate che saranno necessarie per attraversare da Dakar a Guadalupe. Anche noi ci siamo preparati a lungo per poter essere per loro un valido supporto. Tanti briefing sulla sicurezza e sulla comunicazione, sulle modalità e sull’ordine delle priorità e sul significato delle comunicazioni, ci fanno sentire pronti. Tante nottate di riunioni a casa di Tullio Picciolini per mettere a punto, guidati dalla sua rigorosa preparazione aeronautica, quelli che saranno i nostri comportamenti e le nostre reazioni in caso di emergenza. 

Enrico Corsetti
Ci spiega e ci convince che l’istinto e l’emotività dovranno  essere messi da parte per seguire delle semplici e chiare regole di sicurezza e comunicazione.  Lo Staff Sicurezza è composto da Valerio Brinati (responsabile dello Staff), Daniele Pirozzi, Claudia Scarcella, Francesca Bonometti e il sottoscritto. Siamo tutti appassionati di vela e di mare che, ognuno con le proprie peculiarità, hanno deciso di assumersi la responsabilità di seguire costantemente da terra la loro impresa. Queste riunioni ci hanno permesso di formare un team affiatato e di provare a non lasciare nulla al caso. Biondina Nera ha passato un check-up completo nei Cantieri D’Este, la farmacia di bordo è pronta, il cibo e l’acqua per 15 giorni di traversata sono stati caricati, Tullio e Matteo hanno frequentato un lungo e approfondito corso per la gestione del sonno tenuto dal Prof. Stampi il quale, in base alle caratteristiche psico-fisiche dei due atleti, ha consigliato loro la turnazione ideale di sonno, di veglia e di comando dell’imbarcazione, la quale non è provvista di pilota automatico. Ma l’aliseo che non si decide ad entrare ritarda all’infinito la partenza fino a che, il routier Alessandro Pezzoli, individua la giusta finestra meteo che tutti aspettavamo con ansia. 
È l’11 gennaio: si parte … finalmente!
Con Valerio e Claudia abbiamo stabilito i turni di monitoraggio. Ognuno avrà un turno di quattro ore  e dovrà telefonare all’uomo sicurezza del turno successivo per passare le consegne.
 Questa mattina Tullio mi ha confermato che in barca saranno costantemente legati, che Matteo avrà con se l’Epirb personale, mentre lui lo Spot Tracker n°1 spento, che accenderà solo in caso di necessità M.O.B., come da Procedure di Emergenza concordate. Inoltre, gli Spot Trackers n°2 e n°3 comunicheranno i punti nave di Biondina Nera e saranno accesi entrambi per permettere, anche in questo caso, l’attuazione delle Procedure di Emergenza in caso di necessità.
Siamo quasi all’ora X e i segnali dei due trackers ci indicano i cyrcling di prepartenza. Il nostro “uomo sicurezza all’Avana”, l’amico Mauro Mari, è a Dakar per seguirla e darci notizie in tempo reale. Biondina Nera taglia la start- line, posta tra la fine del molo di Gore Island e la boa di Tacoma, alle 10:32 ora italiana (09:32 GMT) con Tullio Picciolini al timone.
I ragazzi si sono tuffati nell’immensità dell’Oceano, che da sempre per me corrisponde alla vera metafora della vita e 2.551 miglia marine su una rotta ideale, quella ortodromica, li dividono dalla loro meta. Riportando sulla pagina Google Map della SGS Tracking (la pagina web che gli appassionati possono cliccare per seguire Biondina Nera) le coordinate della start line, mi rendo conto che c’è un problema di misura della longitudine. Avverto Valerio e verifichiamo un errore di 1 grado, cioè circa 60 miglia. Telefono a Marco Cappelli, il tecnico della SGS, che si mette subito all’opera per effettuare la correzione. La nostra pagina web di servizio ( …livedb.php), invece, riporta le coordinate esatte.
Il segnale dal Track 3 rimane fisso all’ora della partenza e, da allora, non trasmette più: cominciamo bene! Il Track 2, invece, trasmette ad intervalli irregolari e con periodo sempre più ampio. Con Valerio decidiamo di avvertire Tullio e Matteo dell’inconveniente, facendo inserire l’avviso di verificare gli Spot Trackers in coda ai messaggi meteo di Alessandro Pezzoli. Ma i ragazzi ci anticipano, perché alle 15:20 ora italiana mi chiama Valerio per comunicarmi che hanno telefonato per tranquillizzarci dicendo che stanno bene e navigano veloci con un mare molto impegnativo, a causa di una fastidiosa e ripida onda incrociata. Con l’occasione Valerio gli ha spiegato il problema. Avverto della telefonata ricevuta tutti gli altri componenti del team sicurezza e Cecilia Angelelli, responsabile del sito “matteomiceli.com”. Speriamo che su Biondina Nera riescano a risolvere il problema dei trackers, perché noi abbiamo bisogno del segnale di entrambi per seguire le procedure e perché il routier non riuscirebbe a simulare con esattezza il futuro cammino del catamarano.
Dalle 15:41 ora italiana hanno orzato di 8° e tengono una prua di 268°, volando a 12,7 kts.
Claudia, Francesca e Daniele si alternano al controllo di Biondina Nera nei turni prestabiliti. Nel frattempo sono in contatto costante con Marco Cappelli. Secondo lui il cattivo funzionamento degli Spot potrebbe dipendere dal non averli riattivati resettandoli tramite l’inizializzazione del sistema, che andrebbe fatta ogni 24 ore, meglio se ogni 12. Di questo saranno avvertiti in coda ai prossimi messaggi del routier.

Enrico Corsetti

Ecco l’organizzazione e l’elenco delle procedure dello Staff Sicurezza
Dispositivi per la navigazione e la sicurezza imbarcati sul catamarano:
2 SPOT Trackers  della SGS Tracking fissati sul catamarano, che invieranno un segnale ogni 10 minuti circa.
2 Telefoni Satellitari Isatphone Pro Inmarsat.
2 GPS Geonav Cartografici.
1 SPOT Tracker della SGS Tracking, posizionato nella muta stagna di Tullio Picciolini.
1 EPIRB personale, posizionato nella muta stagna di Matteo Miceli.
1 EPIRB di rispetto, collocato in un piccolo gavone del catamarano.
Dispositivi Bordo–Terra:
1 – EPIRB attivato o chiamata da Telefono Satellitare “MAY DAY-MAY DAY-MAY DAY BIONDINA NERA”  non smentiti nell’arco di 60 minuti: EMERGENZA!
Sarà molto difficile, dal Telefono Satellitare di bordo, riuscire a inviare SMS con messaggio “MAY DAY BIONDINA NERA”, ma nel caso venisse inviato e non smentito nell’arco d 60 minuti, corrisponde, come sopra, a EMERGENZA!
Nel caso di Epirb attivato, i 60 minuti della procedura partono nel momento in cui arriva la telefonata da parte della Stazione Satellitare Cospas/Sarsat di Bari.
2 – Messaggio “HELP” -  “911” da almeno due SPOT Trackers da stessa posizione, corrisponde a un May Day Biondina Nera, quindi: EMERGENZA!
3 – Messaggio  “HELP” - “911” da uno SPOT Tracker in posizione differente dall’altro: M.O.B. cioè uomo in mare.
4 – Messaggio “HELP”  da SPOT Tracker corrisponde a AVARIE GESTIBILI dall’equipaggio di Biondina Nera senza che ci sia rischio imminente per la loro incolumità
Procedura per tutti i messaggi
1 – Silenzio comunicazioni per 30 minuti: nei primi 30 minuti hanno priorità i messaggi BORDO – TERRA.
2 –  Nei secondi 30 minuti tentativo di contatto con tutti i mezzi prima di validare il messaggio in entrata.
3 – Dopo 60 minuti è confermato il messaggio.TERRA – BORDO
1 – Telefonata diretta verso Telefono Satellitare.
2 – . Richiesta di contatto telefonico satellitare inoltrata al Routier Alessandro Pezzoli, che inserirà la richiesta in coda ai suoi messaggi meteo.
Se il Routier avrà urgenza di comunicare con una chiamata voce con Tullio & Matteo, in coda al suo SMS METEO scriverà CONTATTATEMI
Se lo Staff Sicurezza avrà urgenza di comunicare con una chiamata voce con Tullio & Matteo, in coda all’SMS METEO il Routier scriverà CONTATTATE STAFF
3.  Comunicazioni fra Staff Sicurezza e valutazione congiunta del tipo di messaggio da inoltrare.
Accensione del telefono satellitare
In base alla procedura, Tullio e Matteo accenderanno il telefono due volte al giorno per leggere gli SMS Meteo alle ore 10.00 2 alle 22.00 italiane. Potranno accenderlo al di fuori di questi orari tutte le volte che lo riterranno opportuno.
CODICE DI LETTURA DEI MESSAGGI METEO
Esempi: 
A 23D 12Z r260 v11 STOP
A (ANALISI) 23D 12Z (valida per il periodo dal 22 Dicembre ore 12.00UTC al 23 Dicembre ore 12.00UTC che è anche l'ora in cui viene preparata la previsione) r260 (rotta della barca nelle ultime 24h di 260°) v11 (velocità della barca nelle ultime 24h di 11kts) STOP (segue altro messaggio)
F1 24D 12Z 040 080 20 25 G 30 r260 v11 STOP
F1 (prima previsione per le prossime 24h) 24D 12Z (previsione valida fino al 24 Dicembre ore 12.00UTC) 040 080 (vento oscillante tra 040° e 080° di direzione. Se avremmo rotazione a sinistra aggiungerò SX dopo il secondo numero e se avremmo rotazione a destra aggiungerò DX dopo il secondo numero) 20 25 G 30 (intensità del vento per 20kts-25kts con raffiche fino a 30kts) r260 (nelle prossime 24h dovete andare per 260° di rotta) v11( con una velocità barca media di 11kts) STOP (segue altro messaggio)
F2 25D 12Z 050 060 20 25 G 30 r260 v11 STOP
F2 (seconda previsione, valida per le prossime 48h)... A seguire la lettura come sopra
WRNG NUVOLE TEMPORALI 250 100MG END
WRNG (Avviso di tempo avverso) NUOVOLE TEMPORALI 250 100MG (nuvole e temporali con rilevamento 250° rispetto alla barca ad una distanza di 100mg rispetto alla barca) END (fine dei messaggi)
Se nel WRNG scrivo TELEFONARE vuol dire che mi dovrete contattare telefonicamente nel più breve tempo possibile dalla lettura del messaggio

Le emergenze in navigazione possono essere numerose e imprevedibili. Sapere come affrontarle nel tempo più breve e nel modo più efficace è decisivo per scongiurare conseguenze drammatiche. È questo l'obiettivo del manuale di Roberto Mannucci, un piccolo libro di culto fra i diportisti, riproposto in una nuova edizione riveduta e aggiornata a più di vent'anni dalla sua prima pubblicazione. Una guida pratica e operativa, che ha la particolarità di riprodurre la scrittura a mano dell'autore, accompagnata da disegni e foto per una maggiore chiarezza e facilità d'uso. Un testo di grande utilità, da tenere in barca fra le dotazioni di sicurezza, ma anche da utilizzare per esercitarsi a fare fronte ad ogni possibile emergenza. La prima edizione di questo libro, edita con il titolo Emergenze a bordo e sopravvivenza in mare per l'editore Nistri Lischi, si aggiudicò nel 1988 il premio Mauro Mancini. Quattordici euro, tanto costa, molto ben spesi.