Già al primo sguardo si ha l'impressione di avere tra le mani qualcosa di speciale e prezioso, più che un libro è un elegante cofanetto di un bel rosso cardinale dove si possono ammirare “ritratti” speciali: non di persone, ma di barche a vela ripresi dalla collezione raccolta da Beppe Croce, sportivo e dirigente, scomparso nel 1987, a cui si deve un determinante contributo allo sviluppo della cultura velica in Italia. Presidente dello Yacht Club Italiano di Genova, presidente della Federazione Italiana Vela (dal 1957 al 1981) e, primo, e unico non anglosassone, presidente della Federazione
Mondiale della Vela (dal 1969 al 1986), Croce è stato anche un importante collezionista. Un centinaio di preziosi dipinti della sua raccolta si possono oggi ammirare al Galata Museo del Mare di Genova in una sala allestita con una magnifica boiserie in mogano che riproduce l'interno di uno yacht club inglese di fine ‘800, ispirato al mitico
Royal Yacht Squadron, il più prestigioso club nautico del Regno Unito, un salto indietro di 150 anni negli esclusivi ambienti frequentati dalla nobiltà inglese.
Nel volume quadri a olio, acquarelli e litografie d’epoca raffigurano l’evoluzione delle barche da diporto: gli yacht. Golette, yawl, cutter, imbarcazioni americane e francesi varate e che hanno navigato tra il 1832 e il 1907: l’epoca in cui si disputavano le prime regate che sarebbero divenute leggendarie, come la Coppa delle 100 Ghinee del 1851 dalla quale è poi nata la Coppa America. I “ritratti” sono realizzati dai grandi maestri britannici del dipinto di marina, appartengono a una tipologia pressoché introvabile in Italia e sono il frutto di una moda che nel corso dell’Ottocento spinse armatori e capitani dei velieri a commissionare a pittori professionisti ritratti delle proprie imbarcazioni.
I generici dipinti di marina lasciarono allora il passo ai “yacht portrait” che ritraggono barche ben precise, identificabili nelle forme, nelle velature e nei colori. Per accontentare questa esigente categoria di committenti si formerà presso i porti più importanti esteri ma anche italiani dell’epoca una generazione di pittori “specialisti”.
Nella fotografia il libro è aperto alla pagina Yachts of Ryde starting for the match to Cherbourg del 1865 che rappresenta con realismo la scena di partenza di regata, corale, con gli yacht allineati e il mare increspato dal vento.