Anche questi racconti, dunque, come altri precedenti, non sono solo fonte di una fervida fantasia, ma anche rielaborazione letteraria di fatti di mare, realmente vissuti o, comunque, accaduti, nella avvertita esigenza di coniugare realtà e immaginazione e contribuire così a dare del mare un’idea-immagine completa, fatta di avventura, ma anche di fatica, di felicità, ma anche di dolore. Come del resto la vita, che al mare spesso si richiama come sua privilegiata metafora, nelle tempeste e nelle bonacce, che essa inaspettatamente propina agli esterrefatti mortali.
Data pubblicazione
04/11/2011