La storia di Anzio è indissolubilmente legata al mare, come legato al mare è il suo futuro. È questo il tema della mostra Anzio e i suoi porti tra passato e futuro. Le informazioni storiche sul Capo d'Anzio cominciano per noi con l'occupazione latina, a cui successero quella volsca e, dopo centocinquanta anni di scontri, quella romana. Dopo una lunga decadenza delle strutture antiche, Anzio e il suo porto rinacquero per volere del papa Innocenzo XII (1691-1700). In tal modo i porti che sono stati costruiti sul nostro litorale sono il Caenon di epoca pre-romana, il Neroniano e l'Innocenziano. È interessante osservare come, ogni volta che i porti di Anzio sono stati distrutti o che comunque hanno declinato, ne è conseguita la decadenza della città. I 148 pezzi, riportati nel presente catalogo della mostra, provengono dalla Biblioteca Clementina e da altre collezioni private. Gran parte delle immagini non sono contenute nella pubblicazione della Storia dei porti di Anzio e vengono mostrate ora per la prima volta: basti citare la grande pianta di anonimo che mostra il porto di Anzio dedicata a Innocenzo XII e l'esposizione di 8 incisioni sul suo pontificato. Il catalogo peraltro contiene una sezione inedita circa i principali progetti per un nuovo porto ad Anzio dal 1887 al 2001. A questa ricerca hanno collaborato Leopoldo Mastrella e Arrigo Cecchini che sentitamente ringrazio. Numerosi documenti reperiti nelle mie ricerche all'Archivio di Stato di Roma che per motivi di spazio non hanno potuto figurare nel precedente volume, sono qui pubblicati per la prima volta. Tra questi l'elenco delle prime famiglie che si sono insediate ad Anzio, fino allora abbandonato, in seguito alla costruzione del molo innocenziano. Mi piace aggiungere che compare in questo testo anche quella che si può chiamare una vera e propria chicca: una lettera dello scrittore-pittore Joseph Victor von Scheffel (1826- 1886) sulla visita di Pio IX ad Anzio nel 1852. Molte e importanti trasformazioni stanno interessando la nostra città. Compito di chi svolge lavoro di ricerca è di fornire stimoli alla riflessione dei cittadini e degli amministratori. Più alta è la consapevolezza di una comunità, più grandi sono le premesse per il suo benessere.
Data pubblicazione
10/10/2002