“Se gli altri corrono - tu aspettami. Trattieni il fiato - e poi respira.” Quattro bellissimi versi che possono esprimere l’amore, l’invito ad attendere il ritorno d’un bene perduto o semplicemente la Poesia che chiama a una attesa totalizzante, a sostare sulla meraviglia delle cose conosciute o nuove. In questa raccolta si intrecciano infatti varie tematiche e piani temporali: il filo conduttore è l’isola, Itaca, e di volta in volta parlano gli Omerici: Ulisse (il re), Penelope (la regina), Laerte (il padre del re), Anticlea (la madre del re), Telemaco (il figlio del re). Per l’Autrice l’isola è luogo geografico e poetico, ma è anche la sua Sicilia: il dialetto è intessuto di suoni, verde e sole bruciante sul mare; la coralità di voci esprime la ricchezza della sua terra, mentre raccoglie tutto il sentire umano. I rapporti di sangue e di parentela evocano epoche più o meno lontane nel tempo e visioni che accostano Itaca alla Sicilia.
Data pubblicazione
06/12/2022