Elisa le ha viste tutte, fin da bambina, le onde, quelle del mare che arrivano in faccia rabbiose e ridenti, così come quelle della vita di ogni giorno, a terra, che forse sono le più pericolose, perché quasi sempre non ti guardano in faccia, ma, anzi, quasi sempre arrivano nel silenzio, come le ombre. Elisa ormai fa parte di Genova, del suo porto, della gente di mare, lei, dapprima derisa, insultata, sacrilega presenza, una donna nel porto più importante del Mediterraneo, negli ultimi decenni dell’Ottocento, quando il mondo era e, anzi, poteva essere solo maschile. Ma è donna fiera, sfida tutto e tutti col sorriso e la determinazione. Le hanno massacrato Gu, l’unico uomo amato e unico che le ha dato amore, cercano di farle terra bruciata intorno, per scoraggiarla, ma lei niente. Donna bellissima, senza età, non cede, e trova Giacomo, il vero capitano, che dopo una vita al soldo di quei cosiddetti «padroni» del male decide di stare con lei, di lavorare per lei, pur sapendo di segnarsi, così, e di segnare anche per lei, la condanna a morte, che ogni loro passo insieme può diventare l’ultimo. Ma... come una barca va sempre avanti, in prua, a vele gonfie di vento, così la vita, che le onde, non solo quelle del mare, le sfida guardandole.