Davvero i pirati si giuravano fedeltà incrociando le pistole? Venivano veramente puniti con l’abbandono su isole deserte? E i codici pirata hanno avuto qualche influenza su quelli che sono oggi i patti tra commercianti durante le spedizioni navali? La risposta è sì a tutte e tre le domande. Sebbene non sia mai esistito un unico Codice Pirata, i pirati erano spesso chiamati a firmare una sorta di regole semi-formali, che divennero Articoli di Accordo, o Codice dei Pirati. Queste regole stabilivano la disciplina, i diritti al voto e la parte del bottino spettante ad ogni pirata. Questo libro di ampio spettro guarda alla realtà della pirateria, a partire dal mondo antico fino ad arrivare ai pirati di oggi, che attaccano le navi mercantili e gli yacht nell’Oceano Indiano e nelle acque della Cina del Sud. Il volume parla anche dei pirati cinesi del IX secolo, dei Wokou giapponesi del XIV secolo, dei pirati vichinghi, di quelli arabi, e dei codici del Capitano Kidd, di Barbanera e altri pirati dei Caraibi. Illustrato con oltre 120 immagini e foto in bianco e nero, il “Codice dei Pirati” esamina la più ampia prospettiva storica e geografica del “onore tra ladri” e fornisce un’introduzione affascinante alla vita a bordo di una nave di bucanieri.