All’inizio della Seconda guerra mondiale la leggiadra e preziosa città di Zara, percorsa da calli orientate secondo la direzione dei venti, greco, scirocco, libeccio, maestro, tuffata nella luce e nell’azzurro del mare, presidiata da un’impervia catena montuosa, sta vivendo il suo ultimo tempo di fiorente e vivace centro industriale e commerciale. Fuori dal suo perimetro a forma di ala, pronta a librarsi verso oriente, si diffondono batteri forieri di nefaste pestilenze. In città c’è chi cerca alacremente l’antidoto ponendosi questioni ultime. L’autunno del 1943 arriva come la linea d’ombra oltre la quale si dipartono i destini diversi di anime e terre. A Zara si compiono questi destini e si concentrano le tragedie del XX secolo. Per questo Zara può essere la terra di ognuno di noi.
Data pubblicazione
01/10/2014