La vita del Capitano, il giovane protagonista di questa fiaba di mare, è fatta di poche, semplici cose: la sveglia all’alba, il profumo del caffè al mattino, il sorriso dolce di Nonna Lucia, la pesca al porto di Siracusa per ricavare il necessario per tirare avanti, le pedalate nelle vie affollate di Ortigia, gli odori e i sapori della sua amata città. Una vita che si trascina sempre uguale, un giorno dopo l’altro, senza grandi emozioni. E dire che c’era stato un tempo, solo pochi anni prima, in cui il Capitano solcava le onde con il suo Poseidone, un tempo in cui spingersi sempre più al largo con la sua barca lo rendeva felice, lo faceva sentire vivo. Dal giorno terribile in cui il suo primo amore, il mare, gli si è rivoltato contro, però, tutto è cambiato. Lui è cambiato. E per lenire il dolore, non ha trovato altro modo che voltare le spalle alla sua passione più grande, finendo inevitabilmente per perdere se stesso. Ma se nelle vene ti scorre acqua salata al posto del sangue, non puoi sfuggire per sempre al mare. Poco importa la meta del viaggio, o la sua durata, quel che conta è prendere il largo. Perché il mare, quando lo navighi, ti costringe a guardare dentro te stesso e a capire di cosa hai davvero bisogno. E solo navigandolo, con fiducia e coraggio, puoi scoprire nuove cose di te e del mondo. E magari incontrare anche l’amore, quello vero, che ti rivoluziona l’esistenza e ti fa bene al cuore.
Data pubblicazione
02/07/2019