«Niente letteratura, uno stile asciutto, essenziale, quasi da copione teatrale», mi ha raccomandato Fellini affidandomi la trascrizione del suo film. Ho cercato di stare ai patti - e ai fatti - frenando e arginando tutti quegli aggettivi e quelle interpretazioni personali che vorrebbero fluire copiosi quando si prova a tradurre con le parole un'opera d'arte di immagini. Consapevole, in ogni caso, di offrire al lettore non la suggestione del film, improponibile fuori dello schermo, ma un riferimento fedele a chi ama il cinema di Fellini e che in genere sa che fra il copione di partenza e la realizzazione dell'opera passa lo spazio di una creatività che si esalta veramente, totalmente sul set. Un confronto col bellissimo trattamento servirà a scoprire le differenze e soprattutto a ritrovare sulla pagina ciò che sarebbe andato inevitabilmente perduto. G.F.A.
Data pubblicazione
01/01/1983