II tramonto, nelle giornate di bel tempo, riflette nella baia i rossi più accesi che si fondono con l'azzurro intenso del mare, per originare un dipinto maestoso, regalo dell'unico dio Del cielo e del mare all'uomo. Paride si acquatta su uno scoglio, estrae scarpe e calze, i piedi appena sfiorati dal carezzevole moto delle onde e respirando profondamente, rimira l'infinito dell'orizzonte, fuso col cielo. È solo con se stesso, la solitudine dei momenti decisivi lo circonda. La stessa solitudine che l'uomo di mare ha affrontato nelle tempeste, da solo contro gli elementi, nel suo guscio di noce. Chiede consiglio al suo unico signore e confidente; è un dialogo silenzioso, fatto di respiri, di salsedine, di pelle lambita dall'acqua. Respirano assieme, allo stesso ritmo, scandito dal passaggio dei vaghi flutti gentili.
Data pubblicazione
01/09/2003