L’isola di Tabarka, di fronte alle coste dell’Africa, all’alba del XVIII secolo è governata dalla famiglia genovese dei Lomellini. Per duecento anni gli isolani hanno condotto i loro traffici commerciali, portato avanti le attività di pesca e intessuto buoni rapporti con i vicini. Ma negli ultimi tempi la tranquillità degli abitanti è funestata dai continui soprusi del bey di Tunisi e del dey di Algeri che intendono impadronirsi dei frutti del lavoro e della fatica dei tabarkini. In un frangente così drammatico della loro storia, mentre a Tabarka devono decidere se accettare l’offerta fatta dal re di Sardegna che mette a disposizione una nuova patria, alcuni efferati delitti scuotono dalle fondamenta la comunità. Cinquant’anni dopo, nell’isola di San Pietro, dopo lo sbarco indisturbato dei soldati della Rivoluzione francese, i discendenti degli emigrati di Tabarka si accorgeranno che il passato non ha ancora chiuso il suo cerchio e che il filo che unisce i destini delle due isole e dei suoi abitanti è più spesso di quanto si possa immaginare. Un romanzo avvincente, in cui emerge il carattere forte dei protagonisti, sullo sfondo di un Mediterraneo conteso, attraversato da eventi epocali che sconvolgeranno per sempre la vita di tutti.
Data pubblicazione
01/03/2015