Il mare minore è quello dei velisti troppo innamorati del mare per non avere una barca, ma troppo occupati o timorosi per usarla. E se la godono (poco) in porto. Dalle osservazioni (e l’esperienza…) di Pino Aprile, emergono le caratteristiche antropologiche della più diffusa figura di diportista: il “velista da tavolo”, un uomo all’ancora, ormeggiato a una scrivania, per il quale l’essenza del desiderio di navigare non è navigare ma desiderare.
Data pubblicazione
01/04/2004