Se è vero - come sosteneva Baudelaire - che l'esotismo e l'insieme di tutte quelle cose che non pensiamo di trovare in patria, pochi luoghi lo rappresentano come le isole dei Mari del Sud. E non è un caso, allora, che un viaggiatore come Folco Quilici - così attento a quegli angoli del mondo capaci di farci sognare - sia andato e tornato in quelle isole per tante volte, nel corso di quasi quarant'anni. Viaggi sull'acqua, i suoi: a scovare i veri polinesiani, le isole intatte, i pescatori di perle, gli ultimi antropofagi e le genti addolcite da una natura che non ha eguali al mondo. Viaggi nell'acqua: per imbattersi in squali tigre, balene grigie e mante giganti, e per trovare sui fondali i resti di flotte fantasma. Viaggi, infine, dove la vera avventura e la bellezza, poiché su quei mari ogni incontro - con uomini, luoghi, animali - ha un velo di mistero che resiste allo sguardo e lo incanta. Ma I Mari del Sud di Falco Quilici e anche il resoconto di un viaggio nel tempo. Ritrovando isole e popolazioni, a distanza di anni, l'autore ha potuto controllare di persona ciò che e mutato e ciò che e rimasto di un paradiso che crediamo intangibile. E nel dirci tutta la meraviglia per quegli ambienti naturali il cui splendore si e conservato integro, non può fare a meno di confessare l'amarezza per i guasti causati da un turismo di massa che doveva regalare il sogno a tutti e che - a volte - lo ha semplicemente infranto.
Data pubblicazione
01/01/1996