In una notte di bonaccia, Inbar Meytsar, moglie del grande navigatore solitario Simone Bianchetti, perde l’amore, la ragione di vita e la fiducia nel futuro. Comincia così un viaggio faticoso, una battaglia disperata contro la tempesta più atroce. Quasi come il Vendée Globe: la regata più dura che esista, il giro del mondo in solitaria, senza tappe e senza possibilità di ricevere aiuti esterni. Simone diceva che ciascuno, a un certo punto della propria esistenza, si trova a dover affrontare il proprio personale Vendée Globe, e anche a Inbar, suo malgrado, è accaduto. In questo libro, spontaneo e toccante, l’autrice racconta un percorso interiore, che dal buio della disperazione l’ha riportata alla luce della speranza. L’esigenza di buttarsi a capofitto nell’affetto dei familiari e degli amici, di cercare, in modo esasperato, nuove emozioni, di sfuggire alla depressione, di partire alla conquista del mondo della vela per cercare la propria strada è descritta con sensibile intelligenza, sincerità, garbo e a tratti persino con allegria. Attraverso pagine che offrono spunti di riflessione e un raggio di speranza, il lettore giunge alla naturale soluzione della vicenda: il tempo passa, il dolore si trasforma in forza, e, dopo tante esperienze e conflitti interiori, Inbar trova l’equilibrio tra l’eterno affetto per un marito che non c’è più e la volontà di ritornare a essere la persona coraggiosa e felice che era stata al fianco di Simone. Oggi l’autrice è una donna serena che ha fatto pace con il destino e che continua a navigare, forte del coraggio e della fierezza imparate da un grande uomo di mare.
Data pubblicazione
01/01/2008