Sullo sfondo la vallata è coperta da una specie di manto grigio che vorrebbe essere trasparente, ma non lo è. Non a sufficienza per rivelarmi quello spicchio di mare lontano. Io so però che il mare è lì, appena nascosto nella vicina lontananza. Posso annusare l'odore oungente ma sempre gradevole della salsedine, misto con i profumi della poesia mediterranea mai dimenticati: la salvia e la menta, la rughetta che cresce, genrosa e forte, lungo i secchi binari della ferrovia, l'origano e il rosmarino, il basilico con le sue foglie aromatiche e i fiori raccolti delle spighe, chiari e trasparenti come pensieri. Risalendo dal mare, i profumi si insinuano lungo la vallata del Biferno per imboccare infine il corso del Cigno e inondare le strade e le case dei paeselli che dall'alto vi si affacciano, con un sorriso.
Data pubblicazione
01/09/2006