L'anno esatto non si sa – poteva essere il 1280 avanti Cristo – ma senza dubbio soffiava una gran brutta tramontana, dato che, come racconta la leggenda, la nave Argo dovette esser trascinata a braccia attraverso il piccolo istmo per raggiungere il tranquillo porto interno. Una sfacchinata tale che le gocce di sudore degli Argonauti macchiarono per sempre i ciottoli bianchissimi delle Ghiaie: e si vedono ancor oggi, le tormaline scure e contrastanti. Con uno studio che si potrebbe definire indiziario, tra ricerca linguistica e avventuroso diporto lungo le coste del Mediterraneo, Maria Silvia Codecasa si lancia all'inseguimento dei metal prospectors del Neolitico dall'Elba a Smirne e ritorno sulle orme del dio Glauco, fino alla terra Etrusca. Un viaggio tra archeologia e mito sulle tracce di una cultura del substrato che può rivelarci più di una sorpresa.
Data pubblicazione
01/08/2011