Chi sia l’autore reale che si cela dietro lo pseudonimo di Captain Charles Johnson non è ancora stato stabilito con certezza. Di sicuro, come spiega esaurientemente la nota del traduttore all’inizio del testo, c’è che nella prima edizione critica del 1972, il curatore Manuel Schonhorn non ebbe dubbi: l’autore, sostenne, è senz’altro il famoso Daniel Defoe. Una tesi del resto già sostenuta dal prof. John Robert Moore nel 1932, e supportata da molte circostanze. Anche se altri la pensano diversamente, non senza altrettanto solidi argomenti, sostenendo invece che l’autore del testo sia Nathaniel Mist, giornalista e giacobita, esperto di cose di mare. Lo stesso, fra l’altro, che assunse Defoe al Weekly Journal, or, Saturday’s Post dove molte notizie di pirati erano disponibili. Dal pirata Barbanera (Edward Teach) al temibile Roberts, fino alle donne pirata Mary Read e Anne Bonny, storie piene di colpi di scena e avventure. Dai Caraibi fino alle spiagge africane. Le gesta dei pirati attraversano la storia di interi continenti e nazioni: flagellarono le coste di mezzo mondo e affrontarono le più temibili navi da guerra per accaparrarsi preziosi bottini sfidando la sorte fra colossali bevute di rum e privazioni di ogni tipo. Lasciarono una traccia unica e leggendaria, pagata spesso a prezzo della vita. Storia generale dei pirati, proposta qui in una nuova traduzione di Andrea Comincini, racconta la vita di diciotto fra i pirati più famosi e temuti e fu, fin dalla sua prima comparsa, nel 1724, un grande successo editoriale durato nel tempo fino a oggi. Ad accompagnare il testo, l’introduzione originale dell’opera e uno statuto circa la legislazione contro la pirateria.
Data pubblicazione
04/11/2022