“Sull’Oceano” (1889) è il solo romanzo italiano che affronti il tema dell’emigrazione, un fenomeno di ampiezza e importanza tali da incidere profondamente, tra Ottocento e Novecento, sulle sorti del nostro paese. Da parte di De Amicis vi è una grande partecipazione emotiva nei confronti dei veri protagonisti di questo ‘viaggio’: gli emigranti. Giovani lavoratori, giovani madri con i loro figli, donne gravide, animali, anziani, gente povera e gente benestante. De Amicis dipinge con immediatezza e forza narrativa il loro destino tragico, il tormento per ciò che lasciano e la speranza per ciò che si illudono di trovare: il risentimento per la ‘patria che li ha traditi’, il desiderio di riscatto, lo smarrimento e la paura di tutto ciò che è sconosciuto e nuovo. E la drammaticità della situazione dei passeggeri di ‘terza’ è acuita dal confronto con la condizione dei viaggiatori di ‘prima’: povertà e miseria contrapposte a lusso e spensieratezza. Così la nave che attraversa l’Atlantico diventa lo specchio dell’Italia stessa alla fine del secolo. Il testo di De Amicis risulta una delle sue prove letterarie più riuscite.
Data pubblicazione
02/09/2022