Teschio e tibie, esprime, con profonda poesia, chiara forza espressiva e viva esperienza di marinaio il mondo che gli sta a cuore. E per raccontarlo, questa volta inventa al eccitante storia salmastra del pirata Archibald Falconbridge detto li Baronetto, del suo tesoro sepolto nel l'isola e di quelli che trecento anni dopo vanno a cercarlo. Ma tutto questo serve alla scintillante ironia di Rossi per innestare i pirati delle Antille al nostro mondo di oggi e mettere candidamente a terra tanti miti solenni. In pagine esemplari ricche di semplicità e nutrite di umana simpatia, tra le prose più vigorose di questo tempo, Rossi mescola l'avventura marina a quella ironica, continuando bravamente a mantenersi fuori dagli schemi usuali della narrativa contemporanea, a non farsi abbagliare dai feticci di moda e a essere un esempio vivente di saggezza antica.
Data pubblicazione
01/06/1973