“La vita è solo un sogno che svanisce lentamente” è una delle preziose massime che arricchiscono il breve e bel romanzo di Vincenzo Meleca. Narrazione di un viaggio verso la fine della vita, una vita che il protagonista del romanzo ha vissuto con passione, sensibilità, ed entusiasmo, con il continuo stimolo della curiosità. E con le inevitabili perdite, distacchi, delusioni, sconfitte e speranze che accompagnano gli umani passaggi in un pianeta che offre, anche, infinite meraviglie. Il protagonista, dopo aver appreso la “sua condanna”, per un male incurabile, decide di compiere l’ultimo viaggio. Ha sempre viaggiato molto, ha attraversato mari, deserti, ha raggiunto paesi lontani a conservato le emozioni profonde, e le sensazioni che tanto arricchiscono l’uomo. Ha veramente vissuto. E ne è consapevole. È stato su isole splendide, in Eritrea, ed è su una di quelle isole, nella sua luce, che affronterà il buio. Un libro che si legge velocemente, lasciando viaggiare il lettore – anche un libro è un viaggio – in luoghi e tempi diversi tra loro, ma che si intersecano nella narrazione.