Ci sono donne la cui vita non potrà mai essere narrata e analizzata con certezza perché sugli avvenimenti reali si è depositata un'aura di leggenda e di mistero che ha animato violente polemiche tra i contemporanei e gli storici. Questo è il destino della principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso (1808 - 1871), una delle figure più significative dell'Ottocento italiano, una donna che ha sempre vissuto al di fuori degli schemi stabiliti dalla società del suo tempo. Fervente patriota, intellettuale di spicco, donna affascinante e coraggiosa, inseguita dalla polizia segreta austriaca, è costretta a fuggire e sceglie la via di Costantinopoli e dell'Asia Minore. In Oriente rimane quattro anni, e la sua opera testimonia di una conoscenza non superficiale della vita delle popolazioni in mezzo a cui ha vissuto. In particolare, la sua sensibilità femminile la parta a descrivere con grande partecipazione la condizione della donna musulmana e la vita nell'harem, così da costruire un vero e vivace documento etnografico, scritto con uno stile elegante e avvincente.
Data pubblicazione
01/04/2004